Sant’Antonio Abate
17 Gennaio
Il 17 Gennaio ricorreva a Castelbuono la festa di Sant’Antonio abate, comunemente chiamato Sant ‘Ntuniu ca varva per distinguerlo da Sant’Antonio da Padova.
la ricorrenza era celebrata nella trecentesca chiesa dedicata al Santo sita ove ora sorge il Banco di Sicilia. Delle bellezze artistiche ivi custodite ci rimangono il famoso e prezioso trittico di Sant’Antonio e altre opere tra tele e statue. È probabile che oltre alla festa invernale ne esistesse un’altra primaverile o estiva di cui però non si ha testimonianza certa.
I Carduna
Nel giorno della festa la gente si riuniva sul sagrato della chiesa ed era uso diffuso mangiare cardi crudi. Si credeva infatti che questa pratica portasse a rafforzare il corpo contro le ustioni e il così detto fuoco di Sant’Antonio (herpes zoster).
Animali e campagne
Il 17 gennaio, essendo Sant’Antonio abate patrono degli animali da cortile, si radunavano gli animali sul sagrato e si procedeva alla benedizione degli stessi.
À Vampa
La vampa costituiva l’attrattiva principale della festa. si accendeva il 16 sera e rischiarava il sagrato sino alle luci dell’alba. Strettamente collegato agli antichi riti del fuoco sacro, la vampa era diventata un momento di aggregazione e di particolare emozione. Numerose erano le superstizioni intorno ad essa: la direzione delle fiamme, il loro innalzarsi, il tempo impiegato per spegnersi erano prognostici del raccolto. la cenere ricavata dal rito veniva sparsa nelle stalle, sugli armenti e nei campi poichè si credeva fosse sacra e fertilizzante.
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